Due nuovi droni, ognuno con le sue peculiarità ma entrambi equipaggiati con una serie di novità che ne fanno i degni eredi dell’acclamatissimo DJI Mavic Pro. Parliamo ovviamente di Mavic 2 Pro e Mavic 2 Zoom, probabilmente i nuovi punti di riferimento nel mercato dei droni consumer.
L’azienda cinese ha unito le forze con Hasselblad, di cui è azionista di maggioranza, per creare 2 droni che migliorano la già appagante esperienza del loro predecessore, e che differiscono l’uno dall’altro soltanto per il modulo della fotocamera.
DJI Mavic 2 Pro infatti monta un enorme sensore CMOS da 1″, 20 Megapixel con diaframma dinamico costruito proprio da Hasselblad e profilo di colore a 10 bit. Non mancano poi la possibilità di registrare video fino a 30fps in 4K, registrazione H.265, il supporto HDR10 e la modalità Hyperlapse.
Mavic 2 Zoom invece è equipaggiato con un sensore più piccolo, ovvero da 1/2,3″, ma dalla sua ha uno zoom ottico 2x (24-48mm) che può essere anche couadiuvato da uno zoom digitale (sempre 2x) in modo da poter effettuare scatti a soggetti molto distanti con una minima perdita di dettaglio.
Sul piano costruttivo la serie Mavic 2 può vantare diverse novità. Questi droni pesano 907 grammi circa, hanno 31 minuti di autonomia e possono raggiungere una velocità di 72 km/h. Migliorato il sistema OcuSync che con la sua versione 2.0 permetterà lo streaming live in FullHD fino a 8km di distanza. Inoltre il sistema APAS anticollisione visto su Mavic Air adesso è composto da ben 10 sensori che coprono la quasi totalità del drone permettendo di evitare agevolmente qualsiasi ostacolo, anche quelli posti sopra il dispositivo. Presenti anche dei nuovi LED nella parte inferiore della scocca, motlo utili per il volo (e soprattutto per l’atterraggio) notturno. Un altro punto a favore della nuova gamma? Una fusoliera ristudiata e più aerodinamica ed estremamente silenziosa (punto debole ad esempio del Mavic Air).
Ulteriori dettagli importanti riguardano la memoria interna (8GB espandibili con Micro SD), un radiocomando riprogettato e la mancanza della versione Fly More Combo. Questo set di accessori infatti non sarà più acquistabile in bundle con il drone, ma soltanto come pacchetto separato.
DJI ha anche dichiarato che sarà possibile eseguire lo switch tra Pro e Zoom sostituendo il gimbal, ma solo in assistenza. Un vero peccato perchè avere la possibilità di poter passare da un sensore all’altro in qualsiasi situazione sarebbe stato il top per qualunque appassionato, ma è il mercato a dettare le regole.
DJI Mavic 2 Pro e Mavic 2 Zoom sono già disponibili sullo store ufficiale rispettivamente a 1449€ e 1249€, potete scoprire di più cliccando sui link sottostanti:
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