In un futuro non troppo lontano le nostre città potrebbero essere sorvolate da droni della Polizia che andrebbero a supportare il lavoro delle forze dell’ordine. Il loro compito sarà quello di tenere d’occhio la città, accedere ai luoghi più nascosti aggirando ostacoli, effettuare riprese da mettere a disposizione di polizia e carabinieri.
Le prime prove dei droni poliziotto in Italia si sono svolte a Frosinone, dove è stato simulato un posto di controllo. L’esperimento, pianificato nell’ambito del tavolo tecnico costituito presso la Segreteria del Dipartimento della Pubblica sicurezza, è stato condotto lo scorso venerdì e potrebbe presto trasformarsi in una vera e propria prassi.
I «Sapr» (Sistemi aeromobili a pilotaggio remoto), questo il nome dei droni utilizzati, godono di certificazione ENAC, hanno un costo che si aggira sui quattromila euro, possono raggiungere fino a 120 metri di altezza e 180 di lontananza. I Sapr non possono essere utilizzati però la notte e con la pioggia.
La sperimentazione iniziata questo weekend proseguirà testando nuovi scenari di controllo del territorio e di ordine pubblico. L’intento è quello di estendere l’impiego di queste tecnologie in contesti e zone a rischio come stazioni, luoghi di ritrovo in occasioni di manifestazioni, autostrade.