La lista dei 500 supercomputer più potenti al mondo presentata all’International Supercomputing Conference premia infatti Sunway TaihuLight, che si prende la corona spodestando il connazionale Tianhe-2.
TaihuLight raggiunge la potenza di 93 petaflop, ossia 93 milioni di miliardi di operazioni al secondo: l’equivalente di 50mila PlayStation 4 o 2.6 milioni di Galaxy S6. La particolarità più interessante è che il supercomputer è realizzato interamente con componenti cinesi, a seguito del divieto di collaborare all’upgrade di Tianhe-2 imposto dagli USA a Intel lo scorso anno: un segnale dei grandi passi avanti fatti dalla potenza asiatica anche in questo campo.
TaihuLight utilizza 10.65 milioni di cores divisi in 41000 chip e “solo” 1.3 petabyte (1300 terabyte) di RAM, riuscendo quindi a essere efficiente anche dal punto di vista dei consumi (15.3 megawatt). Un risultato eccellente se consideriamo che il secondo classificato, Tianhe-2, ha bisogno di 17.8 megawatt per erogare i suoi 33 petaflop.
Cinesi a parte, la TOP500 mostra progressi inequivocabili fatti registrare dai supercomputer negli ultimi anni. Le performance totali rispetto allo scorso anno sono cresciute di quasi 200 petaflop e ci sono 95 macchine in grado di superare la soglia di 1 petaflop. La maggior parte di esse è cinese (167), con gli USA che seguono a 165. 105 si trovano in Europa, di cui 26 in Germania, 18 in Francia, 12 nel Regno Unito e 5 in Italia.