L’isola asiatica, nell’immaginario collettivo, è sempre stata tecnologicamente avanti anni luce. Ricordate quando da piccoli il nostro amico aveva un cugino che era stato in Giappone e aveva provato la PlayStation 5? O Goku che era diventato Super Saiyan 7?
Pensandoci seriamente, perché tra tutte le nazioni mondiali scegliere proprio il Giappone? Semplicissimo, sono sempre stati un passo avanti a tutti in fatto di idee e realizzazione, diventando autorità indiscussa in ambito di tecnologia.
Ovviamente, per mantenere una posizione di tale prestigio è necessario portare al mondo creazioni che non sono seconde a nessun’altra.
Così, i giapponesi hanno deciso di mettersi all’opera per realizzare il computer più potente del mondo, in grado di raggiungere una potenza di calcolo pari a ben 130 petaflops e quindi in grado di poter superare l’attuale Sunway Taihulight, il computer cinese che, come potenza di calcolo, è al momento impareggiato.
Per darci un’idea di quanti siano tutti questi petaflops, nel 2011 il Giappone disponeva del supercomputer all’epoca più potente, denominato K Computer e prodotto da Fujitsu, che raggiungeva la “modica” cifra 10.5 petaflops.
Tuttavia, come si suol dire in questi casi, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Il Giappone non sta infatti passando un periodo di prosperità: basso aumento demografico, invecchiamento generale della forza lavoro hanno portano una lenta crescita economica, trasformando Sud Corea e Cina negli attuali poli tecnologici di maggior rilevanza mondiale.
Per ora, questo super-computer resta un semplice progetto, infatti, la realizzazione vera e propria inizierà a partire dall’8 Dicembre, giorno in cui verrà decisa quale sarà l’azienda che dovrà sobbarcarsi l’onere di realizzare il computer più potente del mondo