La dottoressa Kelli Burns, dell’università del sud della Florida aveva infatti dichiarato più volte di essere timorosa che il colosso statunitense ascoltasse addirittura le proprie videochiamate / messaggi vocali, avendo, grazie ad un consenso dato da ogni utente all’iscrizione, libero accesso al microfono.
Ovviamente nessuno è in possesso di prove concrete per dar credito alle affermazioni della donna, tuttavia è preoccupazione ormai diffusa che il concetto di privacy sia destinato a sparire, in nome di campagne pubblicitarie sempre più mirate ed aggressive per mantenere in piedi servizi di base gratuiti.
Che ne pensate? Sareste disposti a sacrificare la vostra vita privata per tutto questo?