Ottimi risultati per il settore IoT italiano. Seppur partito un po’ in ritardo in Italia, l’Internet delle cose sta conquistando sempre più il Bel Paese raggiungendo cifre da capogiro, varrebbe infatti ben 3 miliardi di euro.
Sembrerebbe che il settore dell’Internet of Things si stia facendo strada anche da noi. Rispetto all’anno scorso c’è stata un’impennata del 40%, se nel 2016 il mondo IoT valeva 2,8 miliardi di euro, come preannunciato, ora nel vale quali il doppio. La crescita è dovuta sia ad un’inevitabile adattamento del Bel Paese allo sviluppo tecnologico mondiale, sia ad obblighi legislativi riguardanti i contatori intelligenti (34%) e alla diffusione di veicoli connessi (20%), questi due settori, da soli, valgono già più della metà del fatturato dell’IoT. Il 18% è occupato invece dall’ambito dello Smart Building, in crescita del 45% rispetto al 2015, che comprenderebbe anche quello più conosciuto della Smart Home.
I dati di cui parliamo sono stati presentati dall’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano in occasione del convegno “Internet of Things: oltre gli oggetti, verso i servizi”. Tra le informazioni presentate anche un dato abbastanza imbarazzante, il 25% delle aziende italiane infatti non sa nemmeno cosa significhi IoT e di cosa si tratti. Ciò a dimostrazione del fatto che, nonostante i passi in avanti svolti, c’è ancora molto da fare.