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Vladimir Putin: chi controllerà l’AI controllerà il mondo

Il presidente russo Vladimir Putin ha preso parte alla discussione sulla corsa internazionale allo sviluppo dell’intelligenza artificiale (AI). In un discorso agli studenti pronunciato lo scorso venerdì Putin ha predetto che qualsiasi Paese riuscirà a spiccare nella ricerca sull’AI diverrà il dominatore degli affari globali.

L’intelligenza artificiale rappresenta il futuro, non solo per la Russia ma per l’intera umanità: queste le parole del presidente Putin, che continua dicendo che l’AI porta con sé opportunità colossali, ma al contempo le minacce sono difficili da prevedere.

Chiunque diviene il leader in questa tecnologia diventerà il governante del mondo.

Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale rappresenta sempre più una preoccupazione per la sicurezza nazionale. Cina e USA vengono considerati al momento i due favoriti nella corsa allo sviluppo dell’AI: la Cina ha recentemente reso nota la propria ambizione a dominare il settore AI entro il 2030. Molti analisti affermano inoltre che gli USA potrebbero correre il rischio di perdere terreno nella ricerca, in quanto l’amministrazione Trump si sta preparando a tagliare i fondi per la ricerca tecnologica e scentifica.

L’intelligenza artificiale potrebbe però dare una forte accelerata all’economia in diversi settori, dall’industria pesante alla ricerca medica, passando ovviamente per le applicazioni militari. L’AI può essere utilizzate per creare cyber-armi, per controllare autonomamente gli sciami di droni, tra le tante applicazioni di tale tecnologia.

Sia Cina che Stati Uniti sono al momento impegnati nello sviluppo della tecnologia legata all’intelligenza artificiale, e Putin afferma che le guerre future potrebbero essere combattute utilizzando i droni:

Quando i droni di una fazione vengono distrutti dall’altra, tale fazione non può far altro che arrendersi.

Recentemente Elon Musk, insieme ad altri 126 leader tecnologici, ha inviato una petizione alle Nazioni Unite chiedendo maggiori regolamentazioni per tale tecnologia utilizzata in campo bellico. Il gruppo ha affermato che lo sviluppo di una tecnologia autonoma potrebbe equivalere ad una terza rivoluzione militare, dopo la polvere da sparo e le armi nucleari.

Ma la corsa per il dominio dell’intelligenza artificiale non deve necessariamente concludersi con un unico vincitore: Putin ha precisato che non ha intenzione di vedere che un singolo Paese monopolizzi il campo ed ha affermato che “nel caso la Russia divenisse leader nel settore, condividerebbe il know-how con il resto del mondo”.