Huawei Matebook 13: l’unboxing
Una classica confezione in cartone nasconde il contenuto che, di seguito, andremo ad elencare. All’interno troviamo:
- laptop, avvolto nell’apposita plastica protettiva;
- caricabatteria da 5V-2A, 9V-2A, 12V-2A, 15V-3A e 20V-3.25A;
- cavo USB di Tipo-C;
- adattatore che consente la ricarica tramite porta USB di Tipo-C passthrough, dotato inoltre di una porta HDMI, un’uscita video analogica ed una porta USB di Tipo-A;
- guida rapida.
Huawei Matebook 13: il dispositivo
Hardware 8.5
Diamo uno sguardo alle specifiche tecniche:
- DIMENSIONI 286 x 211 x 14,9 mm
- PESO 1,3 Kg
- DISPLAY IPS 13 pollici, 2.160 x 1.440 pixel, densità di 200 ppi, aspect ratio di 3:2
- PROCESSORE Intel Core i7-8565U
- GPU Intel UHD620
- RAM 8 GB LPDDR3-2133
- ROM 512 GB SSD
- CONNETTIVITÀ Wi-Fi ac Intel AC9560, Bluetooth 5.0, NFC (Huawei Share)
- WEBCAM 720p
- BATTERIA 42 Wh
- PORTE 2 USB Type C (una per ciascun lato), jack da 3.5 mm
- ALTRO lettore per le impronte digitali, vetro con protezione Gorilla Glass, due speaker lungo la base
Design e costruzione 8
Huawei Matebook 13 si contraddistingue per un impatto estetico certamente notevole, pur richiamando alla mente prodotti concorrenti di altre note aziende. Non c’è dubbio però sul fatto che le linee ed i profili siano curati nei minimi dettagli. La sensazione di avere a che fare con un dispositivo premium è ben percepibile sin dal primo utilizzo. Il metallo conferisce piena solidità, anche per effetto di un assemblaggio ben eseguito. Ho molto apprezzato il logo in rilievo lungo la scocca: scelta elegante che enfatizza la percezione qualitativa.
Display 8.5
Risoluzione pari al 2K che su una diagonale da 13 pollici genera 200 ppi. In questo caso non siamo di fronte ad un pannello touch (peccato, in virtù dell’ottimo trattamento oleofobico che avrebbe ridotto al minimo la presenza di impronte lungo la superficie). Ottima la visibilità in casa ed ufficio, sufficiente qualora ci spostassimo in esterna (nonostante lo schermo sia opaco): la retroilluminazione è distribuita in maniera uniforme. Contrasti e colori sono più che soddisfacenti: volendo trovare il pelo nell’uovo, andrebbe sottolineato un impatto inferiore dei colori verde e celeste.
L’aspect ratio di 3:2 è ottimo per l’ambito lavorativo, fornendo maggiore spazio per lettura e modifica dei documenti. Un simile vantaggio ricorre anche suddividendo l’ambiente desktop in due finestre affiancate. Purtroppo, la medesima considerazione non è possibile farla per quanto riguarda la fruizione di contenuti multimediali: soprattutto per la visione di video in widescreen e cinemascope, sarebbe preferibile di gran lunga il formato da 16:9.
Tastiera 9
L’utilizzo della tastiera a bordo di questo Huawei Matebook 13 mi ha pienamente soddisfatto. I pulsanti ad isola hanno una corsa più che sufficiente, sono lisci e risultano gradevoli al tatto durante la digitazione. Massima solidità anche da questo punto di vista: non assistiamo a deformazioni di nessun tipo, nemmeno aumentando l’intensità della pressione sia esternamente e sia muovendoci verso i tasti centrali. Le dimensioni contenute portano ad una più accentuata concentrazione degli spazi, il che potrebbe rappresentare un limite per alcuni specifici utenti.
Giusta la grandezza del touchpad che scorre efficacemente sotto le dita, senza mai perdere un colpo. Sarà possibile sfruttare apposite gesture implementate nel sistema operativo.
Infine, la retroilluminazione su più livelli conferisce una visibilità uniforme di tutta la superficie.
Prestazioni 8
Il modulo SSD da 512GB è senza dubbio performante. A supporto del disco troviamo l’ottimo processore Intel Core i7 di ottava generazione, la scheda grafica Intel UHD620 ed 8 GB di memoria RAM LPDDR3.
Curiose le partizioni messe in atto su questo Huawei Matebook 13: abbiamo infatti circa 80 GB (Disco C) per il sistema operativo e 380 GB (Disco D) per il salvataggio dei dati. Ovviamente, tali impostazioni potranno essere modificate con l’aiuto di appositi software.
Il notebook si comporta egregiamente svolgendo operazioni quotidiane e mansioni da ufficio: navigazione web (anche con più tab aperti), redazione di documenti, fruizione di contenuti multimediali e giochi non mostrano particolari segni di “cedimento”. Molto bene anche utilizzando applicazioni di foto-ritocco, tra cui Photoshop.
Il discorso cambia muovendoci nell’ambito del video-editing: le pretese dell’utente, affinché il tutto proceda al meglio, dovrebbero limitarsi a flussi video con risoluzione massima pari al FullHD (salendo fino al 2K ed al 4K il device inizierà a vacillare). Sotto stress, il dispositivo ha toccato picchi di temperatura pari a circa 90°: il processore interviene abbassando le frequenze di lavoro e riportando la temperatura sui 70°.
Non dimentichiamo la presenza del sistema Huawei Share 3.0 OneHop, che consente il rapido trasferimento dei file dallo smartphone al portatile. Tanto per chiarirci: 500 foto in 1 minuto oppure 1 video da 1GB in 35 secondi.
Di seguito, i risultati dei test effettuati con Geekbench e CrystalDiskMark:
Audio 7.5
I due speaker presenti lungo la base dell’apparecchio assicurano una riproduzione di buona qualità, pur dovendo evidenziare un impatto sonoro deludente in relazione alle tonalità basse. Il livello del volume, invece, è più che soddisfacente.
Lettore per le impronte digitali 8
Il fingerprint, integrato nel pulsante di accensione, è sempre molto preciso e rapido.
Autonomia 7.5
Buoni (ma non ottimi) riscontri per quanto concerne la durata. Con un utilizzo standard o prettamente lavorativo, impostando luminosità e livello dell’audio al 50%, il device sarà in grado di accompagnarci per più di 4 ore. Mettendo in pratica attività dall’impatto più intenso dovremo “accontentarci” di 1 ora e mezza di autonomia. Invece, limitandoci alla fruizione di film e video in streaming arriveremo a sfiorare le 9 ore.
Huawei Matebook 13: Riassumendo
Pro
Costruzione, design e schermo rendono questo apparecchio un vero piacere per gli occhi, il tutto unito a prestazioni di alto livello.
Contro
Un processore i7 “castrato” ha poco senso, specie su un dispositivo la cui autonomia dovrebbe rappresentare il punto di forza in ottica di portabilità (considerandone dimensioni e peso). Da questo punto di vista, sarebbe curioso testare il modello con i5.