ATMO è un computer ecologico che intende rivoluzionare il mondo dell’informatica garantendo un utilizzo più green e meno impattante del PC.
Si tratta di un progetto made in Italy, realizzato da Fabio Portesàn e Filippo Fassèra. L’idea è nata dalla valutazione dell’impatto ambientale che la tecnologia ha sul nostro pianeta. Si stima che il numero di computer in commercio raddoppierà entro 10 anni. Minimizzare l’impiego di materie prime per l’industria dei PC diventa per questo motivo un obbligo sociale e morale.
I valori aziendali che muovono ATMOPC, società che ha intrapreso questo progetto, sono riassumibili nello slogan “Ridurre, riutilizzare e riciclare“. L’obiettivo è quindi quello di trasformare l’utilizzo quotidiano del computer in una pratica ecologicamente sostenibile.
ATMO si caratterizza innanzitutto per essere alloggiato all’interno di un contenitore di legno riciclato che ospita una pianta di Peperomia Rotundifolia. Mentre lo si utilizza, ATMO riscalda gentilmente la pianta, ciò fa attivare il processo di fotosintesi. In questo modo la pianta comincia a produrre ossigeno. L’alimentatore è di 10 Watt, ATMO è inoltre sprovvisto di ventola e ha a disposizione un solo un modulo termico in alluminio. ll computer viene raffreddato tramite ventilazione forzata dal basso verso l’alto con appositi fori e fessure praticate nella scocca.
Per saperne di più o per dare un’occhiata a modelli e prezzi vi rimandiamo al sito ufficiale di ATMOPC che potrete consultare a questo link.