Trimestre più che positivo quello appena concluso dal colosso dello streaming Netflix. Contro ogni previsione degli analisti, l’azienda è riuscita, tra giugno e settembre, ad aumentare il proprio fatturato grazie ad un boom di abbonamenti. L’Italia sembra essere però ancora restia a farsi travolgere dal fascino dell’azienda americana.
Con 3,57 milioni di nuovi abbonati, il leader indiscusso dello streaming conferma il proprio successo e supera di gran lunga le previsioni, che avevano stimato un introito di 2,3 milioni nuovi utenti. Gli utili si attestano invece a 51,5 milioni di dollari, pari a 12 centesimi ad azione, con un incremento rilevante rispetto ai 40,75 milioni dello scorso anno, mentre i ricavi si attestato a 2,29 miliardi.
A monte dello straordinario successo, vi è sicuramente la qualità dei contenuti e dello streaming, oltre che la disponibilità di produzioni originali. Netflix offre ai propri abbonati più di 600 le ore di programmi originali prodotti nell’anno in corso, disponibili anche nei formati full HD, 4K e HDR. Tra le ragioni del boom, anche l’estensione del servizio a nuovi paesi come Polonia e Turchia.
A stupire, sono però le stime provenienti dall’Italia. Secondo il report stilato da PwC, Netflix, a un anno esatto dal debutto nel nostro mercato, conta su 300 mila utenti di cui solo 130 mila paganti. Al contrario, le concorrenti Mediaset Premium e Sky, possono contare rispettivamente su 2 e a 4,7 milioni di abbonati. Il cauto decollo di Netflix in Italia potrebbe anche essere dipeso dall’assenza di contenuti sportivi, invece offerti dai competitor prima citati. Qual è il vostro parere a riguardo? Fateci sapere la vostra nei commenti.